Forum 2021 - Seconda giornata
La seconda giornata del Forum Aniv 2021 si è conclusa con l'intervento del direttore centrale Entrate contributive dell'INPS, dott. Vincenzo Tedesco. Durante la mattinata si sono alternati numerosi relatori, tra cui i magistrati Lorenzo Gestri e Francesco Mandoi.
Martedì, 7 settembre 2021
reportage a cura di Michele Martino
La seconda giornata del Forum Aniv 2021 è stata caratterizzata dalla presenza di ben due magistrati impegnati nella lotta all'immigrazione clandestina ed allo sfruttamento della manodopera. Ma andiamo con ordine.
I lavori sono iniziati con l'intervento di apertura da parte di Giulio Blandamura, Direttore Regionale Inps Puglia. Ha illustrato l'importante collaborazione degli ispettori pugliesi con le forze dell'ordine e le Procure della Repubblica nella difficile battaglia per il contrasto ai rapporti di lavoro "fittizi" in agricoltura (c.d. agromafia).
A seguire abbiamo potuto ascoltare le parole di Vincenzo Caridi, direttore centrale Tecnologia, Informatica e innovazione INPS nonché direttore generale vicario. Tra le varie questioni affrontate, Caridi ha formulato il concetto di programmazione al ribasso, vale a dire programmare obiettivi e risultati inferiori a quelli raggiunti nell'anno precedente e non maggiorati, come sovente avviene. Ha spiegato l'assunto facendo notare che, se le ispezioni sono efficaci e mirate, es. in un determinato settore, la platea delle aziende irregolari di quel settore dovrebbe tendere verso il basso in forza di comportamenti più virtuosi dovuti alla deterrenza dell'azione ispettiva. (tesi da sempre sostenuta dall'Aniv, ndr).
All'intervento di Caridi è seguita la puntuale ed articolata relazione di Lorenzo Gestri, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Prato, dal tema «Tecniche di indagine e strumenti di contrasto investigativo penale allo sfruttamento lavorativo». Nella sua interessantissima relazione, accompagnata da numerose slides, il dott. Gestri ha approfondito una tematica (lo sfruttamento della manodopera) a distanza di cinque anni dall'introduzione della legge (la n.199 del 2016) che ha impresso una svolta all’attività di contrasto al fenomeno del caporalato nel settore agricolo. Precisando comunque che tale norma può essere tranquillamente estesa anche nell'attività di contrasto verso settori diversi dall'agricoltura. La legge 199 ha dato un forte impulso nella lotta al caporalato, ma va ricordato che le Commissioni parlamentari riunite XI Lavoro e XIII Agricoltura, al termine di un'indagine conoscitiva avviata alla fine del 2018, sono giunte alla conclusione che serve individuare nuovi strumenti per debellare un fenomeno che appare ben radicato ormai in tutte le parti d’Italia.
Il Procuratore nazionale aggiunto antimafia, Francesco Mandoi, collegandosi all'intervento del collega Gestri, ha rappresentato la necessità di una più intensa cooperazione internazionale con i paesi nei quali si presenta con maggior frequenza, la c.d. delocalizzazione, al fine di perseguire il fenomeno dello sfruttamento anche nei territori non direttamente controllati dalle autorità italiane ma che comunque riguardano imprese incardinate nel territorio dello Stato. Inoltre rileva come, in parallelo alle attività di prevenzione e repressione, servano anche strumenti di aiuti alle aziende virtuose che operano nel rispetto delle leggi. Una sorta di politica premiale che favorisca l'accesso nelle white list di un maggior numero di imprese.
<< Qui alcune foto dell'evento >>
Interessante l'intervento del giovane responsabile operativo del Centro Studi Nazionale ANCL, Francesco Lombardo, che ha dissertato sul tema della solidarietà contributiva in materia di appalti, partendo dalle disposizioni di cui all'art. 29, comma 2, D.Lgs. n. 276/2003 e denunciando le difficoltà delle aziende a causa delle diverse interpretazioni riscontrate nella recente giurisprudenza. Il dott. Lombardo ha proposto una collaborazione fra il Centro studi ANIV ed il Centro studi ANCL, in particolare laddove vengano individuati dei "vuoti normativi" per colmare i quali si potrebbero formulare proposte di norme elaborate di concerto tra i due centri studi. Tale desiderio è stato accolto volentieri dal presidente dell'Aniv, Giancarlo Sponchia.
A causa di difficoltà tecniche il presidente dell'Inail Franco Bettoni è intervenuto in videoconferenza e si è soffermato sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, augurandosi che vengano presto superate le attuali condizioni di frammentarietà in ordine alle verifiche ed ai controlli.
ED ANCORA IN TEMA DI CAPORALATO E SFRUTTAMENTO...
Il dott. Roberto Caponi, direttore del settore sindacale e legislativo di Confagricoltura, ha messo l'accento sul pericolo di "...aver allargato troppo le maglie..." con la legge 199/2016 in materia di caporalato, col rischio di attrarre nella rete anche aziende sane che a volte possono incappare in violazioni puramente formali. A suo dire, occorre intervenire per rimuovere le inefficienze dei Centri per l'impiego ed in materia di trasporto pubblico, che sono tra le cause del ricorso di talune aziende alla manodopera offerta dal caporalato.
Quindi è stata la volta di Corrado Barachetti, coordinatore nazionale Mercato del Lavoro della Cgil, il quale ha ricordato, nel suo intervento, il PATTO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO presentato da CGIL, CISL, UIL e CONFINDUSTRIA, che contiene molteplici proposte e suggerimenti.
I lavori della seconda giornata sono stati conclusi dall'intervento del dott. Vincenzo Tedesco, direttore centrale Entrate Inps, il quale, dopo aver ringraziato ancora una volta il corpo ispettivo dell'Inps per la preziosa collaborazione offerta, in periodo Covid, nell'attività di erogazione delle prestazioni (Cassa integrazione), ha voluto sottolineare che l'Istituto non ha abbandonato i propri funzionari ispettivi, anzi. Preannuncia alcune importanti battaglie per le quali sarà essenziale la presenza degli ispettori. Ha detto, testualmente "Noi della D.C. Entrate Inps continuiamo a citare la figura dell'ispettore con le valenze che merita e li teniamo tutti in grossa considerazione".
Ma non ha aggiunto altro per quanto riguarda le attese della sala, in ordine alla nota situazione di contrasto concretizzatasi nel mondo della vigilanza previdenziale, assicurativa e sul lavoro dopo l'emanazione del famigerato decreto legislativo 149/2015 e al mancato decollo dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.