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Forum 2023 - Sintesi delle tre giornate

 

Terminati i lavori del 41° Forum Aniv 2023 con l'intervento di Paolo Pennesi, da poco nuovo Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Soddisfazione dell'organizzazione per la buona riuscita dell'evento e saluto di chiusura del Presidente.

 

Lunedì, 19 giugno 2023

 

reportage a cura di Michele Martino e Domenica Cori

(e con la preziosa collaborazione di Stefania Sebastianelli)

 

 

Si è concluso il 41° FORUM ANIV organizzato presso il Club Le Castella IGV di Isola di Capo Rizzuto (KR) dal 11 al 15 giugno di questo anno.
Il tema di questo convegno, “Tutelare il lavoro onesto”, è stato, ancora una volta, occasione di riflessioni e spunti per i convegnisti e per i vari relatori ed ospiti che sono intervenuti.

Di seguito una breve sintesi dei lavori di questo 41°FORUM.

 

PRIMA GIORNATA

I lavori non sono stati aperti, come da tradizione, dal presidente Giancarlo Sponchia a causa di un leggero malore, il quale è comunque riuscito a salutare i convegnisti a conclusione della stessa mattinata. Lo ha sostituito egregiamente il vice presidente Luciano Esposito, che ha coordinato le attività della prima giornata.

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Subito il saluto del direttore regionale INAIL Calabria, Fabio Lo Faro, che ha ringraziato la platea degli ispettori per il loro ruolo, ricordando che il lavoro è in continua evoluzione, ma le violazioni sono antiche e lodando la grande responsabilità degli stessi ispettori e il loro continuo sforzo mirato a superare lo iato esistente tra regole e realtà del lavoro. In conclusione ha chiosato: “il lavoro o è onesto o non è lavoro”.

A seguire la relazione del prof. Giuseppe Gentile, docente di diritto del lavoro presso l’Università Federico II° di Napoli, nonché coordinatore scientifico del Centro Studi ANIV., il quale ha ricordato come le esigenze della produttività non possono andare a discapito della legalità. Il professore ha analizzato le novità degli ultimi interventi legislativi, tra cui il recente Decreto Lavoro (D.L. 04/05/2023, n. 48, ndr).

Tra le novità enunciate, l’abbattimento del quadro sanzionatorio esistente in materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali fino a 10.000 euro (sanzione amministrativa ridotta da un minimo di 1 volta e mezzo ad un massimo di 4 volte l’importo omesso, mentre prima oscillava da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000 euro).

Il prof. Gentile ha, inoltre, fatto notare che all’art. 7 del predetto decreto, in tema di controlli ispettivi sull'Assegno di inclusione, per la prima volta in questi anni, si esplicita la frase “dal personale ispettivo dell'INPS” dopo aver citato il personale ispettivo dell'Ispettorato nazionale del lavoro, quasi a voler operarne una netta distinzione al di fuori dell’INL.

È seguito l’intervento di Maria Magri, responsabile dell’area Lavoro e Welfare di Confindustria, la quale ha voluto evidenziare il ruolo delle parti sociali nella gestione condivisa dei problemi del Paese e, in particolare, al fine di realizzare il lavoro onesto, ossia equo, sostenibile, globale e sociale. Ha sottolineato, inoltre, il problema della rappresentatività, della carenza di competenze, della necessaria formazione, del matching domanda e offerta di lavoro.

Gli interventi di Roberto Caponi, direttore settore sindacale e legislativo Confagricoltura e di Romano Magrini, capo Area gestione del Personale, Lavoro e relazioni Sindacali della Coldiretti, hanno analizzato il tema del lavoro onesto nel settore agricolo, particolarmente esposto alla competitività internazionale, ambito in cui il rapporto fra competitività e legalità si fa ancora più problematico.

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L’intervento di Lorenzo Fassina, responsabile dell’Ufficio Giuridico CGIL, ha posto l’attenzione sulla centralità della nostra Costituzione, quale faro contro la destrutturazione e precarizzazione del lavoro, già iniziata con il Jobs Act (anni 2014-2015) e sull’art. 39 della Costituzione. Auspica una necessaria legge sulla rappresentanza, che risolva il problema della pletora dei contratti collettivi esistenti, che, “…come tutti sappiamo, frammentano il mondo del lavoro”.

Donatella Traversa, dirigente Ufficio Vigilanza Centrale INPS, ha ricordato come l’ispettore non debba essere nemico delle aziende, ma uno strumento primario di rafforzamento della legalità sul territorio. A questo fine “…è fondamentale la collaborazione fra tutte le parti in causa e la formazione”, con l’auspicio di una nuova valorizzazione degli ispettori INPS, anche alla luce del sopra citato art. 7 del Decreto Lavoro.

È il turno di Rosario De Luca, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, il quale ha ricordato come anche la parte che lui rappresenta, ossia i consulenti del lavoro, tuteli il lavoro onesto e ha salutato con plauso la riduzione delle sanzioni prevista dal Decreto Lavoro in materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali, in quanto le previgenti non rispondevano al criterio di proporzionalità.

I lavori della prima giornata si sono conclusi con l’intervento del presidente della Commissione Lavoro della Camera, on. Walter Rizzetto, che ha ricordato l’importanza della prevenzione, prima che della repressione e quindi il ruolo della cultura della legalità, già a partire dalla scuola dell’obbligo. A tal fine è anche necessario il potenziamento del ruolo ispettivo, visto anche come un importante supporto tecnico per il mondo politico.

 

SECONDA GIORNATA

La seconda giornata, dopo il saluto ai convegnisti del presidente ANCL Calabria, Beniamino Scarfone, il quale ha ricordato come la promozione del lavoro onesto sia tra gli scopi della sua associazione, è entrata nel vivo della tematica del convegno con la relazione del presidente Sponchia.

Illustrando il tema scelto, il presidente si è soffermato sui diritti e sulle tutele, evidenziando come il perimetro degli stessi vada presidiato sempre e costantemente, perché “… sui diritti, non bisogna dimenticarlo, si fonda la civiltà”. Protagonisti di tale importante ruolo sociale sono gli stessi ispettori, chiamati a garantire la legalità e quindi la leale concorrenza tra le imprese sul mercato, in particolare tutelando le aziende sane e i diritti dei lavoratori. Commovente è stato il suo ricordo delle giovani vittime in alternanza scuola-lavoro.

Da ultimo, il presidente ha ricordato il necessario superamento del ruolo ad esaurimento, perché il depauperamento della forza ispettiva, rende sempre più difficile il raggiungimento dei predetti obiettivi.

È seguito l’intervento di Antonio Pone, direttore centrale Entrate INPS, il quale, per la prima volta in questa nuova veste, dopo aver lodato la resilienza della nostra associazione, la quale “…continua nella sua azione nonostante le avversità” ha illustrato la riorganizzazione delle Direzioni Centrali Inps, divenute tra l’altro anche responsabili del servizio e non solo della regolamentazione.

Ha riferito anche sui vari progetti e obiettivi in campo; in particolare, con riferimento ai rapporti tra Vigilanza Documentale e Vigilanza Ispettiva, ha esaltato le specializzazioni di ciascuna area, in una logica di sinergia.

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La prof.ssa Carmen La Macchia, docente di Diritto del Lavoro e delle Relazioni Sociali presso l’Università di Messina, si è focalizzata sulla spinosa e quanto mai attuale problematica del contratto applicabile, stante la proliferazione dei contratti collettivi esistenti. Dapprima ha inquadrato giuridicamente la fattispecie nell’ambito degli artt. 36, 38 e 39 della Costituzione, dell’art. 2070 c.c., poi ha richiamato gli interventi legislativi del 1989 e del 1995, quindi ha sottolineato il carattere non vincolante di qualsiasi contratto collettivo che non rispetti la norma costituzionale dell’art. 36 per la giusta retribuzione e dell’art. 38 per il trattamento pensionistico adeguato dei lavoratori.

Dopo aver ricordato come per il giudice non vi sia spazio per individuare il contratto da applicare, ha concluso ricordando la necessità per l’Italia di dotarsi di una buona legge sulla rappresentatività, presente negli altri Paesi.

Successivamente sono intervenuti Enrico Vannicola, consigliere nazionale ANCL e Giuseppe Venier, amministratore delegato di Umana, i quali rispettivamente hanno sottolineato come l’eventuale non rispetto della norma ricada anche sul consulente del lavoro, dal momento che quest’ultimo non si pone in un ruolo di contrapposizione rispetto al lavoro onesto e le importanti garanzie previste dal legislatore per le Agenzie del lavoro.

La giornata ha visto poi il prestigioso intervento del prof. Tiziano Treu, giurista ed ex ministro del Lavoro, presidente del Cnel sino a qualche mese fa, il quale ha posto l’attenzione sulla necessità di mettere insieme tutele e regole; di queste è stato evidenziato come alcune debbano essere ancora attuate, come quelle in materia di sicurezza del lavoro, altre debbano essere fatte ex novo, come la legge sulla rappresentatività.

L’intervento si è poi incentrato sulle norme disattese, come quelle sulla cooperazione (false cooperative), il part time involontario, sull’appalto e subappalto illecito/fraudolento. Anche Treu ha evidenziato l’inadeguatezza dell’organico degli ispettori.

Sono seguiti gli interventi di Cecilia Catalano, del Centro Studi ANCL, la quale ha ricordato, tra l’altro, l’importanza della formazione che concretizza la norma di per sé generale ed astratta, e quello di Massimiliano D'Angelo, direttore centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione dell'INPS, che ha analizzato, nel suo intervento, il passato, il presente e il futuro dell’attività ispettiva.

Con riferimento al passato ha ricordato, come figlio di ispettore INPS, lo spirito di corpo proprio degli ispettori, l’importanza dell’agenda ANIV e come lo studio e approfondimento siano valori di ogni ispettore per lo svolgimento dell’attività. Nel presente ha sottolineato la riduzione delle risorse dedicate per l’Area Vigilanza, in considerazione della situazione di incertezza sulla collocazione degli ispettori in Istituto in seguito all’avvento dell’INL; tuttavia, per il futuro, D’Angelo ha evidenziato come nuove risorse stanno per essere messe in campo in materia informatica per gli ispettori dell’INPS.

Ha chiuso i lavori della seconda giornata Guglielmo Loy, presidente del CIV INAIL, che ha analizzato la fluidità dei rapporti di lavoro, la necessità dei controlli nell’ambito della destrutturazione dei rapporti e sistemi economici e la necessità dei controlli in materia di sicurezza e salute di lavoro, in un mondo in continua evoluzione.

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TERZA GIORNATA

Nell’aprire i lavori della terza giornata del Forum Aniv 2023, il presidente Sponchia ha fatto osservare un minuto di silenzio poiché è stato proclamato il lutto nazionale in seguito al decesso del sen. Silvio Berlusconi. La terza giornata si aperta e conclusa con interventi di autorevoli rappresentanti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro i quali hanno ribadito il necessario ruolo di coordinamento dell’Ispettorato e come l’attività degli ispettori del lavoro e degli ispettori di vigilanza INPS e INAIL si caratterizzi per la sua unità nella diversità delle rispettive specializzazioni, auspicando la necessaria abolizione del ruolo ad esaurimento, al fine dell’assunzione di nuovi ispettori INPS e INAIL.
In particolare Giuseppe Cantisano, capo dell'Ispettorato interregionale del Lavoro di Napoli - Area Sud, nell’aprire i lavori ha sottolineato come la tutela del lavoro onesto, tema del Forum di quest’anno, rientri fra i compiti dell’INL. A seguire l’intervento di Alessandro Docimo, dirigente area Entrate e Vigilanza dell'Inps Calabria, il quale ha auspicato premi alle aziende virtuose.

Sono state lette poi due missive pervenute da Angelo Marinelli, segretario nazionale CISL FP, e da Luigi Brugnaro sindaco di Venezia nonché leader del movimento politico "Coraggio Italia" i quali, impossibilitati a partecipare ai lavori, hanno così voluto esprimere la loro vicinanza all'Aniv.

Per la prima volta, ha preso la parola al Forum il presidente del CIV INPS Roberto Ghiselli, il quale ha ricordato il valore etico della tutela del lavoro onesto, nonché il valore economico poiché non solo si garantiscono i lavoratori, ma la concorrenza fra le imprese.

È stato quindi il turno di Alfonsina Amaduzzi, dirigente Ufficio Vigilanza Assicurativa INAIL, che dopo avere illustrato l’evoluzione della tutela assicurativa e lo stato dell’arte della tutela del lavoro, ha ringraziato gli ispettori per il lavoro svolto, pur nella scarsità di risorse.

Successivamente è intervenuta Cristina Deidda, direttore centrale Formazione INPS, la quale ha evidenziato gli obiettivi della formazione, che mira ad infondere motivazione, senso di appartenenza e sviluppo delle competenze. Ha quindi sottolineato la necessità della formazione per gli ispettori e ha ricordato che è stata fondata l’Accademia INPS a Roma, nel quartiere Garbatella, in collaborazione con l’Università, aperta a tutti i dipendenti dell’Istituto, ispettori compresi.

Ha voluto infine rappresentare come, per colpa del ruolo ad esaurimento, gli ispettori Inps siano attualmente solo 863 e che dal 2017 sono stati persi 324 posti di lavoro dovuti ai pensionamenti.

Il tema della formazione e della collaborazione con l’Aniv sono stati al centro altresì degli interventi di Andrea Buonomo, Chief Operating Officer (Direttore operativo) del gruppo Multiversity e del già On. Giovanni Ricevuto, oggi tra i responsabili dell’Università telematica Pegaso.

È quindi intervenuto, in videoconferenza, Sandro Colombi segretario generale UILPA il quale, tra l’altro, ha ricordato i limiti della riforma che ha portato alla nascita dell’INL e la necessità di superare il ruolo ad esaurimento degli ispettori INPS e INAIL, con un intervento legislativo volto a ridare autonomia agli stessi Enti, finalizzato a ridare nuova linfa agli organici.

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A seguire il gradito ritorno di Ana Ercoreca, vice presidente dello IALI (l’Associazione internazionale degli ispettori del Lavoro, cui è iscritta anche l’Aniv). La Ercoreca ha ricordato come non ci possano essere tutele senza ispettori (e viceversa) e ha incentrato il suo intervento sulla riforma del lavoro che si è avuta in Spagna nel 2021.

Infine, ha chiuso i lavori Paolo Pennesi, da poco di nuovo Direttore dell’INL il quale, sottolineando i fenomeni illeciti del mondo del lavoro, che caratterizzano l’attuale destrutturazione dei processi produttivi, tra i quali appalti non genuini, distacchi illeciti, reti fraudolente, contratti non rappresentativi, ha messo in evidenza come la politica debba essere chiamata a superare l’attuale carenza di personale ispettivo.

Gli Enti, ha sottolineato Pennesi, sono chiamati a pensare a nuove formule per ridisegnare e migliorare l’attività di vigilanza previdenziale, in un’ottica di un maggior rafforzamento del ruolo di coordinamento dell’INL.

Come di consueto, tutti gli interventi saranno pubblicati sulle pagine di questo sito, appena sarà possibile.