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Forum 2022 - Prima giornata

 

I lavori del 40° Forum Aniv dal tema «Professionalità e inter professionalità nel mondo del lavoro, per una migliore definizione dei ruoli di coloro che operano nell'ambito della legislazione sociale» sono iniziati nel segno della grande e sentita partecipazione dei tantissimi ispettori arrivati a Marina di Camerota.

 

Lunedì, 30 maggio 2022

reportage a cura di Michele Martino e Domenica Cori

 

Con la relazione di apertura del presidente dell'Aniv Giancarlo Sponchia, lunga ed articolata, che potete leggere seguendo questo link, sono iniziati i lavori di questo 40° forum Aniv.

Il primo intervento è stato quello del dott. Mauro Nori, Segretario generale del CNEL e già direttore generale dell'Inps, il quale ha voluto innanzitutto ricordare il compianto amico Fedele Sponchia, fondatore dell'Aniv.

Il suo intervento è stato molto interessante dal punto di vista della Storia economica.

Ha illustrato le tre rivoluzioni che hanno modificato, nel tempo, radicalmente la vita dell'uomo sul nostro pianeta. Con la prima, la rivoluzione agricola, avvenuta circa 8.000 anni a.C., l’uomo passò da uno stile di vita generalmente nomade, di caccia e raccolta, ad uno sedentario, su base agricola, con l'inizio della domesticazione di varie specie di piante ed animali. Con la rivoluzione agricola comincia la specializzazione, si supera la mera sopravvivenza e nasce il lavoro.

La seconda rivoluzione, quella industriale, fu un processo di evoluzione economica e di industrializzazione caratterizzato dall'uso di macchine azionate non più dalla trazione di animali bensì da energia meccanica (es. macchine a vapore) e dall'utilizzo di nuove fonti energetiche, quali il carbone. (Più specificamente si parla di prima rivoluzione industriale, delimitata fra il 1760 e il 1830, la quale interessa il settore tessile, metallurgico (lavorazione del ferro) ed estrattivo (carbone), e seconda rivoluzione industriale (1870 circa), che vede l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio, ndr).

La terza rivoluzione, cosiddetta digitale o informatica, vede il parto durante la seconda guerra mondiale (con la nota macchina di Turing). Negli anni successivi si apre un mondo nuovo che sino ai nostri giorni è caratterizzato dall'ampia diffusione dei prodotti digitali e tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti con l'avvento della digitalizzazione (conversione dei segnali da analogici a digitali).

Il dott. Nori ha fatto questa cronistoria per accennare poi alla tassonomia del lavoro (ovvero classificazione delle attività) e nota come i tempi siano molto accelerati: la seconda rivoluzione avviene dopo circa 10.000 anni, per la terza sono passati meno di 100 anni. La velocità del tempo comporta un mondo del lavoro sempre più veloce e specializzato, sono richieste risposte rapide e ciò è possibile solo con la formazione specialistica e settoriale della forza lavoro.

(Dopo queste affermazioni possiamo mandare in malora il famoso ispettore tuttologo, oseremmo dire noi dell’Aniv, con buona pace dei sostenitori di questa teoria).

40 forum palco
È seguita la relazione del prof. Giuseppe Gentile, coordinatore scientifico del Centro studi Aniv, il quale ha affrontato il tema di questo 40° forum: «Professionalità e inter professionalità nel mondo del lavoro, per una migliore definizione dei ruoli di coloro che operano nell'ambito della legislazione sociale».

La relazione, indirizzata alle trasformazioni del lavoro e nuove professionalità, elenca strumenti e tecniche per la transizione e l’innovazione. Si è dipanata su due temi fondamentali:

1) la transizione professionale nel PNRR, approcciando l’aspetto delle nuove competenze e delle nuove professionalità;

2) strumenti e le tecniche partecipative, trattando dei contratti d’espansione nella riconversione industriale e degli accordi di transizione occupazionale nelle crisi industriali.

Dopo aver fatto notare la nostra impreparazione di fronte allo shock sanitario ed energetico (pandemia dovuta al Covid e conseguenze della guerra in corso con l’invasione russa dell’Ucraina), nella relazione il prof. Gentile ha rilevato come l’occasione del PNRR sia da cogliere per portare avanti la transizione digitale, ecologica e produttiva investendo fortemente sulla formazione.

Con le suddette transizioni tantissimi posti di lavoro saranno distrutti e saranno necessari accordi sindacali per definire scivoli per pensione anticipata, nonché garanzie per l'esodo di coloro prossimi al pensionamento. Per quelli che non avessero tali requisiti, si potrebbe far ricorso ad una CIG straordinaria appositamente prevista. Inoltre il professore ha suggerito di:

In relazione al poco tempo a disposizione per approvare le necessarie riforme, si agirà in deroga alla normativa esistente.

Anche Gentile, come Nori in precedenza, ha avvertito sul mismatch esistente nel nostro Paese, ovvero del mancato incontro tra domanda e offerta. Si sta lavorando sulla formazione per il matching fra domanda e offerta. Si deve generare un paradigma delle politiche attive e non più quindi solo riforme delle politiche passive.

La relazione del prof. Gentile sarà a disposizione integralmente su questo sito non appena possibile.

Dopo l’intervento di Maria Magri, dirigente area Welfare di Confindustria, apprezzata e storica ospite dei forum Aniv, è giunto l’atteso momento della dott.ssa Donatella Traversa, responsabile della Vigilanza ispettiva Inps.

Ha iniziato anche lei col ricordo di Fedele Sponchia, rammentando che fu proprio lui a volere, con forza, l’ultimo concorso per ispettori bandito dall’Inps.

Ha accennato ad alcuni progetti inseriti nel PNRR quali il Portale del sommerso, e sottolineato ancora una volta dell’importanza delle nostre banche dati. Sul D.L. 146/2021 ed in particolare sull’affidamento agli ispettori INL e anche degli Enti, delle competenze in materia di salute e sicurezza del lavoro, pur cosciente delle tante difficoltà a realizzare tale previsione, ha ritenuto di ricordare come “…noi siamo servitori dello Stato non ci possiamo esimere dall’eseguire i compiti che ci vengono affidati”. La platea non ha molto gradito.

Ha accennato al rispetto per il nostro ruolo nell'INL anche se le nostre forze sono in continua diminuzione (attualmente siamo intorno a 900 unità).

Quindi ha parlato della c.d. regionalizzazione come novità positiva e ribadito che: “….nei progetti in Direzione generale c'è spazio per tutti...”. A seguito di un accordo con le Poste ci sarà fornito un tablet.

Arriveranno nuovi ispettori in forza della confluenza dell’Inpgi nel nostro Istituto, pare 8 colleghi. Ha ricordato con passione delle nostre capacità e performance, in particolare delle azioni in agricoltura e l’operazione sui ridersIl mondo del lavoro si velocizza e voi siete bravi e restate al passo…” ha chiosato alla fine del suo intervento. Stavolta la platea le ha riservato un lungo e caloroso applauso.

R. Caponi, direttore settore sindacale e legislativo Confagricoltura, ha sostenuto con energia il settore produttivo di sua pertinenza, osservando come esso sia un settore strategico di cui ci ricordiamo, però, solo in occasione delle pandemie e delle guerre.

Il lavoro è iniziato con l’agricoltura: speriamo non finisca con l’agricoltura...” ha tuonato dal palco.

Ha fatto cenno alla previsione secondo cui Il settore agricolo nel 2050 dovrà produrre il 70 per cento in più. Ha sottolineato che non si trovano più stagionali, della difficoltà, in generale, a reperire manodopera e di come sia sempre più difficile nel nostro Paese fare impresa.

Bisogna rendere più efficaci i controlli. Non servono nuove norme.

Quindi è stata la volta di Corrado Barachetti, coordinatore nazionale Mercato del lavoro della Cgil, il quale ha ricordato, nel suo intervento, come siano pochi gli investimenti in politiche attive.

Ha illustrato la necessità di una Formazione modulare. Ha accennato al problema dei salari in Italia e del fatto che i nostri giovani vanno all’estero alla ricerca di migliori salari e welfare.

Infine ha ricordato della recente riforma legislativa del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore (ITS), che è “…una partita che dobbiamo giocare tutti insieme noi operatori del lavoro...”.

Ed ecco il turno delle ospiti provenienti dalla Spagna. Ana Ercoreca, Vice presidente dello IALI (l’Associazione internazionale degli ispettori del Lavoro, cui anche l’Aniv., da qualche anno, è iscritta) e Presidente dell’associazione degli Ispettori del lavoro in Spagna. L’altra gentile ospite è Ana Trillo, tesoriere dell’Associazione spagnola di cui sopra.

40 forum palco 1

La collega Ercoreca ha fatto un breve excursus sullo IALI. Entrambe hanno poi illustrato come siano organizzati i controlli sul lavoro in alcuni Paesi (Singapore, Spagna, Norvegia e Polonia) e delle collaborazioni ispettive fra la stessa Spagna e gli stati di Portogallo, Francia e Romania. In particolare della presenza in Spagna di ispettori provenienti dalla Romania in occasione di verifiche in agricoltura.

La Ercoreca ha riferito che a Singapore hanno addirittura diffuso una APP per cellulari e tablet mediante la quale qualsiasi lavoratore può segnalare problemi e difficoltà incontrate nel corso del proprio lavoro, soprattutto in ambito di salute e sicurezza.

Le colleghe inoltre hanno riferito come in Spagna e Portogallo (solo per fare degli esempi) gli ispettori del lavoro hanno competenze generaliste, mentre in Norvegia le competenze sono ibride e settorializzate.

Le colleghe spagnole hanno anche ricordato come sia necessario rafforzare i controlli dopo la pandemia per abbattere il precariato. In Polonia, hanno riferito inoltre, sono stati effettuati molti controlli sullo stress correlato. Anche in Spagna hanno intenzione di rafforzare questo genere di verifiche.

L'INTERVENTO CONCLUSIVO DEL PRESIDENTE DELL'INPS

Ultimo della giornata, l’intervento del Presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Ha voluto subito ricordare come sia strategico per l’Istituto (e per il Paese) il corpo ispettivo.

Ha fornito alcuni numeri in relazione all’evasione collegata al lavoro nero in Italia, che conta circa 3 milioni e mezzo di lavoratori irregolari e che comporta un mancato introito di contributi di circa 60 miliardi di euro. Tali numeri lasciano intravedere quasi un Paese in via di sviluppo e non uno degli stati più avanzati del mondo, facente addirittura parte del G7.

40 forum Tridico

Poi ha fatto notare come la mancanza di fiducia verso le istituzioni sia segno di basso capitale sociale. Questo comporta una crescita dannosa della burocrazia.

Ha citato all'uopo l’esempio della metropolitana di Vienna, dove non esistono barriere per l’accesso ai treni poiché è scontato (o quasi) che tutti siano muniti di biglietto prima di accedere. Mentre a Roma ci sono fior di tornelli, e questo indica una scarsa fiducia (e aumento della burocrazia, quella non positiva, poiché esiste anche una burocrazie utile e non dannosa).

Ha anche parlato delle assunzioni presso l'Inps. “Noi siamo una P.A. attraente perché moderna…”, ha detto con entusiasmo ed orgoglio. "Noi crediamo nello smart working e nelle sue potenzialità, e riusciamo a garantire a tutto il nostro personale ottimi percorsi di carriera...“ e ancora:

"La revisione del D.lgs. 149 è stata una battaglia persa (o meglio non ancora vinta… Sulla figura dell’ispettore unico si deve rimediare e io mi sento come in debito... In ogni caso ci dobbiamo inventare strumenti nuovi…”.

Per poi accennare come esempio alla possibilità di introdurre un “ispettore contributivo” (non si è ben capito cosa intendesse) o a quella di sfruttare la quarta area del nuovo CCNL.

Poi ha comunicato che l’Inps ha 180 ricevuto circa 180 milioni di euro dal PNRR (l’ente che ha ricevuto più di tutti, avendo presentato più proposte concrete e realizzabili) e ciò ne farà l’ente più tecnologico del Paese.

Finché sarà presidente ha promesso tutto il proprio impegno affinché l’ispettore possa svolgere il suo lavoro nelle migliori condizioni. È consapevole che abbiamo ancora intorno ai 300 ispettori bloccati in C2, quasi tutte donne, mentre in C5 in larga maggioranza si tratta di uomini.

Poi ha detto del problema del basso salario presente in Italia e che un Paese per essere definito ricco ha bisogno di salari più elevati. Quindi ha fornito dei dati sul tasso di occupazione, fermo al 59 per cento come negli anni ‘90. Ha difeso l’istituzione del reddito di cittadinanza.

I lavori della prima giornata sono stati chiusi dal presidente Sponchia che ha ricordato la riunione del Consiglio generale da tenersi nel primo pomeriggio.

Tutti gli interventi del forum, in versione integrale, saranno comunque pubblicati appena possibile nell’apposita sezione del sito sotto la voce FORUM 2022.